Cosa vedi?

Marco 8:22-26

 

"Egli, preso il cieco per la mano, lo condusse fuori dal villaggio; gli sputò sugli occhi, pose le mani su di lui, e gli domandò: Vedi qualche cosa?"

“Vedo gli uomini come alberi”. Vedeva in modo confuso. Non distingueva i particolari, le forme, il significato delle cose.
Non opera Gesù perfettamente? Certo, ma questo dipende dalla nostra fede. Molte volte la giusta visione delle cose di Dio, viene “falsata”, “impedita” da sconforto, timori, opinioni sbagliate, giudizi affrettati. Molte volte questo accade rispetto alla grazia che Dio ci offre, alle promesse che Lui ci ha fatto e all’aiuto che vuol provvederci.

1. Mentre affrontiamo i nostri problemi
Per la malattia di Lazzaro, non c’era stato niente da fare. Gesù era arrivato troppo tardi. Ma Egli dice: “Togliete via la pietra!” (Giovanni 11:21-24,38-44).
Marta replica: “Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno”, “non c’è più speranza, è troppo tardi!” Ma Gesù replica: “Non te l’ho lo detto? Se tu credi, vedrai la gloria di Dio”.
(Atti 27:19-25)… “perché ho fede in Dio”.

2. Mentre combattiamo le nostre battaglie
Avremmo noi considerata la grande forza di Goliat come Saul, o come Davide? (1 Samuele 17). Un guerriero alto oltre tre metri, con un elmo di rame, una corazza di 60 o 82 chili, gambiere di rame, (spada di oltre 7 Kg) e lancia con punta di quasi 10 Kg. terrorizza, e questo era il suo scopo! Soltanto il segreto di una fede viva, come quella di Davide, può condurre alla vittoria.
Manifestiamo semplice fede nell’aiuto continuo di Dio (2 Re 6:14). Non siamo, come Ghehazi.
Viviamo in un mondo in cui si crede che ciò che non si vede non può esistere. I credenti non possono essere condizionati dalla “sindrome dell’esercito di Siri”, che con la sua potenza sembra vincerli ogni giorno.
Gesù ci fa scorgere la verità che prima ignoravamo. Oggi “gli occhi del cuore” ci fanno sapere “a quale speranza Egli v’abbia chiamati, qual sia la ricchezza della gloria della sua eredità nei santi, e qual sia verso noi che crediamo, l’immensità della sua potenza” (Efesini 1:18,19). Allora vediamo che “quelli che sono con noi sono più nu¬merosi di quelli che sono con loro”.
Eliseo, vero uomo di fede, credeva che il Signore non lo avrebbe abbandonato!
Nelle battaglie, per fede ringraziamo Dio che ci dà la vittoria in Cristo: “Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi animo, io ho vinto” (Giov.16:33).

Conclusione
Cosa vedi? Dove è arrivata la nostra conoscenza delle cose di Dio? Non cadiamo nella delusione, nello sconforto… permettiamo a Gesù di toccare i nostri occhi della fede, con la Sua mano potente, guaritrice. Gesù vuole aiutarci, vuol donarci una vista perfetta: “Che cosa vedi?”.
Egli vuol liberarci da ogni timore (Rom.8:35-39). Abbiamo la piena certezza che “Colui che è in noi e più forte di Colui che è nel mondo”.

V.M